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Cloud broker. Integrazione cloud indolore?
Dall’articolo Can a cloud broker make your cloud integration painless? di Ronda Swaney
Il passaggio ai servizi cloud obbliga le aziende a cercare nuove applicazioni, sia on che off premise, per l’accesso e la condivisione dei dati. L’integrazione cloud consente a più applicazioni di condividere e comunicare tramite applicazioni dirette o di terze parti.
Le sfide dell’integrazione
Cosa rende così impegnativo il processo di integrazione? "La mancanza di standard di operabilità” dice Sita Lowman, leader delle soluzioni on-demand di HPE Helion. "Ad oggi, non esiste ancora un modello comunemente accettato. Per questo l’integrazione richiede strumenti e processi in grado di garantire uno scambio di informazioni corretto.” La portata e l’ampiezza di queste integrazioni possono portare a una perdita per l’azienda in termini di tempo e denaro. L’obiettivo del cloud broker è proprio quello di impedire questa perdita.
Il numero di connessioni che i dipartimenti IT devono gestire oggi è da capogiro. Le imprese stanno chiedendo ai loro cloud broker di aver a che fare con combinazioni molto intricate. Un cloud broker non ha certo la bacchetta magica per un’integrazione cloud indolore, ma aiuta molto a rendere più semplice il processo.
I vantaggi nella scelta di un cloud broker
L’integrazione cloud può essere "complicata, dispendiosa e frustrante se non viene fatta giorno dopo giorno” dice Lowman. "Un cloud broker esperto è in grado di interpretare il panorama IT da una prospettiva più ampia, non dal punto di vista di un singolo provider.”
L’ampia prospettiva è solo uno dei vantaggi nella scelta di un cloud broker. Gli altri sono:
- Approvvigionamento rapido tra i diversi provider
- Spostamento del carico di lavoro tra un provider e un altro più efficiente
- Corretto dimensionamento dall’inizio alla fine: porre l’applicazione corretta all’interno del cloud più adatto, con il giusto livello di servizio e al giusto prezzo
Quali sono i passaggi essenziali da compiere durante un integrazione? Come può un cloud broker assicurare successo? “Bisogna creare un sistema in grado di gestire le basi per la fatturazione, il reporting, l’approvvigionamento e l’ITSM (IT service management). Stabilire un solido rapporto di lavoro con ogni provider e con il personale tecnico che conta. Condividere apertamente le proprie idee su come gestire l’integrazione, ricordando comunque che ciascun provider avrà una visione diversa e che tale va presa in considerazione,” consiglia Lowman.
Valutare l’integrazione
La prova definitiva del successo sarà l’esperienza cliente. Sostiene Lowmann: “Per essere customer-friendly, il servizio fornito deve essere flessibile, riutilizzabile e conveniente. L’unica aspettativa dei vostri clienti è che il servizi funzioni, senza dover effettuare grossi interventi e con risultati evidenti, quasi in tempo reale.”
Come se la cava la vostra azienda con l’integrazione cloud? Avete già contattato un cloud broker? Per saperne di più, provate a leggere questo articolo sull’approccio al cloud brokering. Potete anche vedere come controllare il cloud in modo da cancellare ogni disordine.
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