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Il mio viaggio verso il cloud – Luoghi comuni
Dall’articolo My Cloud Learning journey: Part 3 “We need to talk to Kevin” di Tim Clayton, Marketing Business Services
Kevin Stoll, Client Principal per Helion OpenStack Professional Services, può essere definito come “la realtà del cloud”. Abbiamo passato insieme 60 minuti piacevolissimi, che sono davvero volati, dove abbiamo rivisto alcuni luoghi comuni legati al cloud.
Luogo comune #1: “La realtà del cloud” è una frase che non significa nulla.
Abbiamo scoperto che la realtà del cloud sta nel modo di comunicare di Kevin con persone che non hanno grande conoscenza del tema e lo mettono nella realtà, rendendolo una cosa tangibile. Kevin, in qualità di membro del team di Professional Services, gira spesso per le aziende e, con l’ausilio del suo portatile, spiega in teoria quali sono le caratteristiche delle soluzioni as-a-Service e quali sono i risultati a livello reale.
La realtà del cloud riguarda l’insegnamento del cloud alle persone, cercando di parlare con i loro stessi termini e di aiutarli nel processo di cambiamento cercando di raggiungere il miglior risultato finale possibile.
Kevin non è un fan della parola cloud. “Sembra diventato quasi un eufemismo” dice. Per questo più che parlare di realtà del cloud è meglio parlare di reali soluzioni per l’azienda.
Luogo comune #2: le grandi aziende conoscono il cloud meglio delle PMI
Le dimensioni di un’impresa non hanno alcuna correlazione con la loro capacità. Un’impresa con fatturato multi-milionario può benissimo trovarsi in difficoltà di fronte a una PMI intelligente. Le PMI, di fatto, sono divise in due; da una parte troviamo PMI innovatrici e esperte di soluzioni as-a service, dall’altra ci sono invece aziende che non hanno idea dei progressi tecnologici. Non esistono regole precise, ma, secondo Kevin, un’ora di conversazione può essere sufficiente per vedere se un progetto ha successo o meno. E la parola magica non è conoscenza, esperienza, bilancio o strategia, ma è cultura, ovvero cultura d’impresa.
Le dimensioni dell’azienda non contano; ciò che conta sono le persone con cui si collabora, sia all’interno che all’esterno dell’ufficio.
Luogo comune #3: È più facile vendere soluzioni cloud quando la gente le conosce meglio.
Per questa parte definiamo il concetto in tre punti:
- Parlare di cloud alla gente è sempre più facile, anche grazie ai casi di utilizzo che aiutano a capire come sfruttare al meglio queste soluzioni. Ma il tasso di innovazione e sviluppo è così veloce che non è sempre facile capire quale sia lo stato del cloud oggi se non si è costantemente aggiornati. La maggior parte delle persone conosce quello che viene chiamato Cloud 1.0, ma il cloud del 2016 rimane per molti ancora un mondo lontano.
- Le storie positive da raccontare sono tante, ma non bastano per far cambiare idea a chi è legato a vecchi sistemi. Molti dei decision-makers, soprattutto in aziende di lunga tradizione, tendono a non voler prendere posizioni “fuori dall’ordinario”. Per questo vendere soluzioni cloud non è semplice.
- Anche se molti sono al corrente sul significato di cloud, spesso non si è perfettamente a conoscenza delle offerte. A volte le vendite non sono così difficili, ma spesso i clienti si aspettano delle magie, ecco perché è importante raccontare le migliori pratiche ma anche rimanere su quello che è la realtà.
Il nuovo modello di business consiste nel lavorare insieme, interagire e sviluppare partnership e soluzioni offerte in modo da rimanere al passo con la tecnologia e averla pronta per essere utilizzata in azienda. Cambiare il tasso di innovazione del 2% può significare miliardi di dollari.
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